Le nostre formule.
Non abbiamo formule segrete, ma abbiamo la continuità nel tempo delle dosi e della selezione delle materie prime: questo vuol dire che facciamo davvero i biscotti come una volta, e chi ha memoria dei sapori e delle consistenze al palato dei dolci che uscivano dalle antiche cucine non può che confermarlo. La nostra pastafrolla è fatta, da quando esistiamo, con burro puro, zucchero e farina. Il burro lo controlliamo a partita e non a campione, gli ingredienti che arricchiscono il gusto della pasta frolla sono di prima qualità: i pinoli sono quelli lunghi tipo Pisa, le nocciole sono del Piemonte e vengono acquistate intere e tostate da noi, le mandorle non sono armelline, la frutta candita è macedonia di vera frutta (e non proviene dalle rape o dalla zucca), l’uvetta è di Smirne ed è selezionata a mano.
Non aromi
Nel nostro stabilimento di Campomorone c’è uno spremilimoni: quello è il nostro fabbricatore di aroma, almeno per quel che riguarda il profumo di limone. Per l’aroma di vaniglia usiamo le bacche di vaniglia in purezza, per l’anice i semi d’anice e per il sentore d’arancio l’acqua di fiori d’arancio. Sembra banale ma non lo è. Il progresso dell’industria alimentare ha portato con sè anche gli aromi fabbricati in laboratorio: noi abbiamo scelto di rinunciare a questa innovazione e il tempo ci sta dando ragione.
La pasta madre
“L’universo esiste soltanto per la vita e tutto ciò che vive si nutre” Jean-Anthelme Brillt- Savarin, Fisiologia del gusto o Meditazioni di gastronomia trascendente.
Perché il piccolo miracolo di vita possa avvenire occorre lasciare una parte dell’impasto a riposare circa otto ore. Quindi le nostre paste acide si rigenerano tre volte al giorno da più di cent’anni. con operazioni di manovra con acqua fredda e acqua calda per riequilibrare le condizioni che devono essere stabili.Un’arte che sa di cura materna, in passato riservata alle donne della famiglia e oggi affidata con fiducia ai nostri maestri lievitisti.
Occorre riflettere sul “Lievito Madre” in quanto ogni lievito ha le sue caratteristiche organolettiche legate ad una moltitudine di fattori: territorio, conservazione, clima, microclima, umidità, stagioni deturpamenti ambientali ( grandi siccità o alluvioni) che con il passare del tempo (nel caso di Grondona 150 anni e per Bonifanti 80 anni) si modifica e si rafforza in termini evoluzionistici, questo accade durante il fenomeno del “rinfresco” ( rinfrescare significa rigenerare la madre ). I microrganismi , parliamo di 10 miliardi di unità in g 1 di lievito , (Lieviti: Sacaromices Cervisiae e Candida Milleri e Lactobacilli: Sanfrenciscencis) convivono tra di loro come in una comunità.
Questi microrganismi, talvolta, sono in competizione tra loro e nutrendosi di zuccheri li trasformano in alcool e anidride carbonica. Riproducendosi rimangono in vita solo i ceppi piu' forti e sani. Questo processo accade ogni giorno dell' anno in cui il lievito madre (in realtà una parte) viene rinfrescato, si rigenera per il giorno successivo e dopo viene messo a riposare.
Come ogni esperienza che dura nel tempo i nostri crescenti hanno maturato caratteristiche eccezionali legate alla capacità dei microorganismi di selezionarsi tra loro. Per questo i nostri prodotti sono più digeribili e si conservano senza additivi chimici. Il tempo accompagna soltanto ciò che ha in se un po’ di futuro.